A EICMA 2025 il marchio Vent Moto riscrive la propria storia. Un ritorno che sa di rinascita, guidato da un nome che ha lasciato un segno profondo nel motociclismo italiano: Ampelio Macchi. Dopo oltre cinquant’anni di successi con Cagiva, Husqvarna e Aprilia, l’ingegnere varesino riaccende i motori a Introbio, culla storica del marchio.
La missione è chiara: riportare in primo piano la passione artigianale e la competenza tecnica che hanno reso grande la scuola motociclistica italiana. Vent Moto si rilancia come un laboratorio dove tradizione e innovazione si incontrano, costruendo un futuro “Made in Italy” fatto di qualità, carattere e autenticità.
Vent Moto: un progetto industriale e sportivo
Dietro il nuovo corso c’è una visione concreta: un piano di crescita che prevede 2.000 moto prodotte nel 2025, 3.500 nel 2026 e l’obiettivo ambizioso di raggiungere quota 6.000 unità entro il 2027. Un percorso sostenuto da una struttura solida, un reparto tecnico potenziato e una chiara direzione strategica: riportare la moto italiana al centro della scena internazionale.
Al centro della rinascita, l’impegno di Vent Moto nel coinvolgere le nuove generazioni anche sul piano formativo, con collaborazioni tra azienda, scuole e istituti tecnici del territorio. Perché la moto, prima ancora che un prodotto, è una palestra di talento e di competenze.
La nuova era inizia con la gamma Freedom

Vent Moto sceglie di ripartire dal suo cuore pulsante: la gamma Freedom, una linea pensata per chi vive la moto come la prima vera forma di libertà. Dai 50 ai 125 cc, le Freedom rappresentano l’ingresso nel mondo Vent, dove tecnica e design si fondono in un linguaggio giovane, autentico e contemporaneo.
È una filosofia che parla ai ragazzi dai 14 ai 18 anni, ma conquista anche i genitori con un messaggio di sicurezza e responsabilità. Stile pulito, maneggevolezza immediata e materiali di qualità raccontano una moto italiana costruita per durare.
La Raptor 50 è la porta d’ingresso in questo universo. Leggera, compatta e spinta da un brillante motore Minarelli 50 cc 2T, deriva direttamente dal modello che ha affrontato la Sei Giorni di Enduro con il giovane talento bergamasco Mattia Cagnoni. Telaio perimetrale, sospensioni da 37 mm e freni Wave assicurano controllo e divertimento in ogni situazione. È la moto che accende la scintilla, quella che segna il vero debutto nel mondo delle due ruote.

Più in alto nella gamma troviamo le nuove Baja 125 4T e Derapage 125 4T, due anime complementari che rappresentano la maturità del progetto.
La prima è un’enduro autentica, pronta a sporcarsi di fango e a divorare sterrati; la seconda è una motard precisa e affilata, pensata per chi ama l’asfalto e la guida sportiva.
Entrambe adottano il moderno monocilindrico 4T da 124,8 cm³ raffreddato a liquido, sviluppato con QJMOTOR, capace di 15 CV e omologato Euro 5+. Il nuovo telaio perimetrale in acciaio Vent 6.0 e il sistema CBS per la frenata combinata garantiscono un feeling di guida sicuro, stabile e istintivo.
Le grafiche, i doppi silenziatori Black Finish e l’estetica decisa raccontano l’anima sportiva di un marchio che non dimentica mai le proprie radici.
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